L’8 e il 9 giugno si vota per il rinnovo del Parlamento Europeo. Una sfida che si profila storica per diverse ragioni: contrastare e sconfiggere una destra sempre più autoritaria e razzista che si accompagna a un modello di Europa tecnocrate e finanziaria lontana dai popoli e dalle culture e da quell’intuizione riprodotta nella Carta di Ventotene di Altiero Spinelli.
Roma Futura è una lista civica e da quasi tre anni, grazie ai tanti di voi che ci hanno votato, siamo impegnati in Campidoglio e in molti municipi e anche in questa campagna elettorale così decisiva per le sorti dell’Europa sentiamo il bisogno di testimoniare i nostri valori. Siamo una comunità politica plurale partecipata anche da sostenitori di tanti diversi partiti del centrosinistra, che è la nostra ricchezza; siamo fuori dalle logiche di corrente e delle fazioni che spesso frammentano e dividono la sinistra. Facciamo appello al voto perché dobbiamo tutti contribuire a rafforzare la democrazia. Il destino dell’Europa ci riguarda e tutte e tutti dobbiamo fare la nostra parte.
Una generazione di europei si è ormai costruita negli anni e ogni cittadino si può muovere liberamente sul territorio europeo e raccogliere le opportunità di lavoro e di crescita migliori. Ogni cittadino sente ormai l’appartenenza non solo al suo Paese ma anche all’Europa, e non rinuncerebbe a questa aspirazione anche solo ideale. D’altronde la Brexit ha insegnato a tutti che fuori dall’Europa non c’è spazio.
I “ragazzi dell’Europa” sono cresciuti e sono ormai cittadini d’Europa. Non si è stranieri se si è europei, eppure c’è chi in queste elezioni invece di dare forza alle istituzioni europee in modo che siano espressione di questo popolo d’Europa vuole far rinascere muri e frontiere basate sul non azionalismo e su una distorta interpretazione del concetto di patria.
Siamo per un’Europa dei diritti e dell’accoglienza in concreto, per un’Europa che sappia ristabilire un diverso equilibrio tra azione antropica e crescita economica, per un’Europa che guardando al mondo sappia ancora essere crogiolo di culture e che sappia stabilire relazioni paritarie con tutti gli altri popoli e continenti. Le logiche solo atlantiche o peggio autarchiche di un’Europa turrita e chiusa al suo interno sono falsi miti da vendere al populismo di maniera. La pace non è un concetto astratto, è una tessitura quotidiana che sa curare i mali di chi si sente escluso dall’accesso ai diritti e alla possibilità di cogliere le opportunità. Aumentare le spese militari non prepara la pace, ma neanche la guerra, è solo un favore ai costruttori di morte.
Queste le nostre parole e valori.
Pace. Siamo per un’Europa primo attore protagonista per politiche di pace e promotrice di una diplomazia in grado di affermare un ruolo autonomo nel panorama geopolitico contemporaneo a partire dal Mediterraneo e da ciò che è prossimo ai suoi attuali “confini” per prevenire i focolai di guerra e orientare le politiche di gestione di tutti quei fattori che oggi alimentano paure e xenofobie. Chiediamo un impegno per una soluzione politica in Ucraina e per fermare con urgenza il genocidio in Palestina. Rifiutare la logica dei “blocchi contrapposti” e costruire un’Europa che promuova un mondo multipolare.
Giovani e formazione. Rafforzare tutti gli strumenti e le politiche che favoriscono l’integrazione e la cultura europea comune come il Next generation EU, l’Erasmus, il Corpo Europeo di Solidarietà, l’EURES (Servizi Europei per l’Impiego), la Fondazione Europea per la Formazione (ETF). Superare ogni discriminazione di genere e affermare norme comune contro l’omolesbofobia.
Fare rete e green economy. L’evidenza degli effetti dei cambiamenti climatici ci impongono di sciogliere definitivamente le dicotomie fossile o rinnovabile, investire in armi o in sostenibilità ambientale e sociale, consumo di suolo o politiche per l’aumento della biodiversità e di riduzione dell’impatto antropico. Così come l’innovazione apportata dal digitale impone di limitare la dittatura degli algoritmi e favorire il controllo democratico diffuso dei Big data e delle informazioni.
Sociale e lavoro. Salario minimo europeo per contrastare il dumping salariale, sostenere il Fondo Sociale Europeo (FSE) in una logica di perequazione e di sostegno alle aree depresse del continente.
Regole fiscali. Adottare politiche fiscali per un sistema di tassazione europea per ridurre le disuguaglianze sociali, di genere e generazionali.
Inclusione e coesione. Politiche comuni per l’accoglienza e la cittadinanza europea per gli immigrati che approdano sul suolo europeo. Superamento della formula dei CPR e chiusura di tutti gli istituti detentivi attraverso l’eliminazione del reato di immigrazione clandestina.
Diritti Civili. Rafforzare l’incisività con cui l’Europa promuove i diritti civili negli stati membri, diritto all’aborto, matrimonio egualitario, affermazione di genere, ma anche diritti delle persone private della libertà le cui condizioni di umanità e rispetto devono essere garantite in tutti i paesi.
Gli elettori di Roma Futura rappresentano dei cittadini riflessivi e impegnati anche con posizioni radicali nel suo modo di agire e di pensare, e per questo sentiamo il bisogno di comunicare i nostri valori e il nostro appello al voto in questi giorni di campagna elettorale che porterà a scelte importanti per l’Europa.
C’è una radice europeista in molti partiti progressisti e ci rivolgiamo ai nostri elettori perché sappiano scegliere quei candidati che meglio rappresentano i valori espressi in questo manifesto. Siamo una lista civica espressione di valori femministi, di eguaglianza ed ecologista e testimoniamo questi valori anche in una campagna elettorale che non ci coinvolge direttamente come lista ma che è decisiva per le sorti dell’Europa e per questo facciamo appello al voto, a tutti quelli che in questi anni hanno deciso, a volte anche a ragione, di non votare di tornare al voto e di farlo per rafforzare l’Europa e le sue istituzioni, per rinnovarle come espressione plurale di un continente che è la casa di tutti e tutte noi.
Claudia Pratelli (Assessora Capitolina) Tiziana Biolghini (consigliera capitolina), Giovanni Caudo (capogruppo in Campidoglio), Edoardo Annucci (Assessore Municpio V), Gianluigi Bardini (consigliere Mun. IV), Eva Vittoria Cammerino (consigliera Mun. V), Emiliano Cofano (consigliere Municipio VII), Francesca Farchi (Consigliera Mun. III), Daniele Giustozzi (consigliere Municipio XIV), Francesca Morpurgo (Consigliera Mun. II), Filippo Riniolo (consigliere Municipio V), Lorenzo Paluello (consigliere Mun. I), Alfonso Rago (consigliere XV Municipio), Martina Testa (consigliera Municipio III), Matteo Zocchi, (assessore Municipio III).