Negli scorsi giorni è uscito il Rapporto Mobilità 2021 di Roma Servizi per la Mobilità.
Facciamo qualche considerazione.
Nella stagione che va dalla primavera all’autunno quasi il 4% dei romani si muove in città in bicicletta, in netta crescita negli ultimi due anni.
Il 55% delle persone che prende la macchina guida meno di 5 km.
Una distanza, dove possibile, che potrebbe essere coperta con la mobilità dolce.
Il 16% dei veicoli commerciali copre distanze inferiori ad 1 km, mentre il 44% compie tragitti sotto i 5 km.
Sollecitiamo incentivi per mezzi elettrici e cargo bike.
Il crollo delle presenze turistiche ha causato una contrazione degli incassi da vendita titoli di viaggio. I turisti sono tra i principali fruitori del trasporto pubblico locale (metro, bus, taxi).
A Roma sono presenti 46 istituti scolastici con mobility manager e solo 17 sperimentazioni di strade scolastiche.
Serve ripartire da questo dato per individuare nuove scuole dove introdurre questa misura.
Penalizzato il servizio di bike sharing a postazione fissa (tipico per la percorrenza ultimo miglio da/per TPL), già previsto con la riforma della cartellonistica pubblicitaria (PRIP).
In netto aumento la realizzazione di corsie e piste ciclabili; sul fronte dei 150 km di ciclabili transitorie (destinate poi a diventare definitive) l’opera è stata completata al 20%.
Roma è una città molto insicura per chi va a piedi: oltre 1300 incidenti tra mezzi a motore e pedoni, 40 i decessi per investimento. Le cause sono l’alta velocità, la distrazione e il non rispetto delle precedenze.
La città ha un numero eccessivo di auto per abitante, i dati sull’inquinamento sono allarmanti. Solo per il PM10 si sono verificati 240 sforamenti dei limiti previsti.
Questo vuol dire una pessima qualità dell’aria per adulti, anziani e bambini e una sicura multa dall’Ue per il fatto di non riuscire a demotorizzare la città.
Il report completo è disponibile qui