Negli ultimi anni l’Europa è stata scossa da cambiamenti che a poco a poco ne hanno iniziato a minare l’unità: da un lato, un crescente populismo, dall’altro il fenomeno della Brexit.
Un’Unione frammentata è un ossimoro pericoloso, da cui non può scaturire nulla di buono. Questo vale soprattutto in un’epoca come quella attuale, che pone e grandi sfide all’umanità: migrazioni di massa, cambiamento climatico, avanzamento tecnologico, nuovo ruolo del lavoro, crisi del modello di sviluppo classico, globalizzazione della produzione e dei commerci e nuovi equilibri geopolitici.
Sono processi di cambiamento che nessun individuo, città, Stato, organizzazione può governare da solo, ma devono essere affrontati con scelte collettive e politiche condivise.
Ora più che mai è necessario costituire un’Europa federale per superare le divisioni, le discriminazioni, i retaggi ideologici, i populismi e i regimi del Novecento.
Dobbiamo impegnarci per una crescita sostenibile applicando il concetto di sostenibilità ambientale, sociale ed economica raggiungibili senza lasciare indietro nessuno e lottando contro le diseguaglianze.
Dobbiamo farlo a partire dalla nostra città, #Roma, definendo le missioni strategiche fondamentali e realizzabili da qui ai prossimi anni in ogni campo: ambientale, economico e sociale.