Viviamo in città, #Roma compresa, dove gli spazi sono modellati su misura del genere maschile. È necessario un cambio di paradigma: una città libera da recinti, aperta e amica delle differenze. L’uguaglianza di genere deve entrare in tutte le fasi della pianificazione urbana e della definizione delle politiche.
Serve una pianificazione di genere.
Rivendichiamo gli spazi femministi, luoghi di accoglienza e relazione. Un’educazione alle differenze, per sradicare i pregiudizi. Vogliamo riprogettare i territori urbani partendo dalle esigenze delle donne, che devono essere sempre libere e sicure di girare, camminare, vivere nella città. Rafforzare la Rete dei consultori e cambiare il tema del lavoro, seguendo la Convenzione di Istanbul in cui il tema dell’autonomia economica delle donne è caposaldo anche della lotta contro la violenza. Chiediamo una implementazione dei centri antiviolenza e una Casa delle donne in ogni Municipio, in ogni quartiere, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e la condivisione del lavoro familiare e di cura.
Nel programma di Roma Futura c’è tutto questo, per costruire, finalmente, una #RomaFemminista.